Analisi delle elezioni presidenziali iraniane e della vittoria di Masoud Pezeshkian


Si sono concluse le 14esime elezioni presidenziali in Iran. Il legislatore riformista Masoud Pezeshkian ha vinto le elezioni con 16,3 milioni di voti. La partecipazione del popolo  a queste elezioni è stata del 49,8%. Il suo rivale, Saeed Jalili, ha ottenuto 13,5 milioni di voti.


Di Maryam Fattahi Manesh

Queste elezioni anticipate sono avvenute a causa dell’incidente in elicottero del Presidente iraniano Ebrahim Raisi, che ha portato alla morte di quest’ultimo e del Ministro degli esteri iraniano Hossein Amir Andullahian.
Secondo la legge presidenziale iraniana, in caso di morte del presidente, le elezioni devono essere tenute entro 50 giorni e deve essere nominato un nuovo presidente.
In questa analisi presenteremo Masoud Pezeshkian e il suo punto di vista, esamineremo la distribuzione dei voti nelle diverse regioni dell’Iran. Poi analizzeremo i risultati di queste elezioni.

Leggi anche:

Chi è Masoud Pezeshkian?

Masoud Pezeshkian, 69 anni, ha conseguito un dottorato professionale in medicina e chirurgia generale presso l’Università di Scienze Mediche di Tabriz e una specializzazione in cardiochirurgia presso l’Università di Scienze Mediche dell’Iran.
Massoud Pezeshkian ha una storia di rappresentanza nell’ottava, nona, decima (da vicepresidente), undicesima e dodicesima legislatura del Parlamento dalle circoscrizioni di Tabriz, Azarshahr ed Esku. È stato anche ministro della Sanità nell’ottavo governo (riformista) e responsabile dell’ospedale del cuore Shahid Madani di Tabriz.
In precedenza si era registrato due volte per candidarsi alle elezioni presidenziali nell’11° (2013) e nel 13° (2021) periodo.
Nel 2013, prima dell’annuncio dei nomi delle persone qualificate, si è ritirato dalla partecipazione alle competizioni elettorali a favore di Hashemi Rafsanjani e nel 2021 non è stato qualificato dal Consiglio dei Guardiani.
Lo slogan della campagna elettorale di Masoud Pezeshkian era “Per l’Iran”.

Masoud Pezeshkian: una sintesi delle opinioni espresse in campagna elettorale e nei dibattiti

  • La riforma dell’economia è inestricabilmente legata alla politica estera, in particolare allo stallo con l’Occidente sul programma nucleare, e negozierà la revoca delle sanzioni. La revoca delle sanzioni e il rilancio dell’accordo nucleare dell’Iran con l’Occidente sono tra le principali priorità.
  • Senza una comunicazione adeguata e costruttiva, l’Iran non raggiungerà l’8% della crescita economica e non è possibile raggiungere l’8% della crescita economica menzionata nel “Settimo Piano di Sviluppo” senza comunicare o aprire i confini del Paese con i governi della regione e del mondo.
  • Petrolio, gas e anche la situazione geopolitica sono tra i vantaggi dell’economia iraniana di oggi. L’Iran può essere un transito da est a ovest e portare i maggiori vantaggi alla popolazione e al Paese in termini di turismo, petrolio e gas.
  • Gli interessi del popolo sono stati coinvolti nella competizione tra le diverse fazioni politiche e per risolverli si dovrebbe ricorrere alla politica del “consenso nazionale” e della “riconciliazione nazionale”.
  • In uno dei dibattiti ha affermato che: “La politica estera del mio governo nei confronti dei popoli della regione mediorientale si baserà su valori derivati dalla cultura iraniana e dagli insegnamenti dell’Imam Ali – il primo Imam sciita -, che ci insegna che gli esseri umani sono o fratelli con voi nella religione o uguali a voi nella creazione”. [1]

Distribuzione dei voti per provincia nelle elezioni presidenziali

Questa mappa di Peyman Assadzade[2] sui risultati del ballottaggio in Iran mostra i vincitori per provincia. Pezeshkian ha vinto soprattutto nelle province settentrionali e occidentali, mentre Jalili ha conquistato le province centrali e orientali. È importante notare che Pezeshkian ha ricevuto un sostegno sostanziale dalle province con popolazioni minoritarie significative. Curdi, turchi e sunniti hanno votato in maggioranza per Pezeshkian.

Saeed Jalili in 13 province di Semnan, Kerman, Khorasan meridionale, Khorasan Razavi, Khorasan settentrionale, Markazi, Kahkilouye e Boyerahmad, Hamedan, Qom, Esfahan, Hormozgan, Bushehr e Yazd ha ottenuto più voti di Pezeshkian.
Pezeshkian nelle province di Kurdistan, Ardabil, Azerbaigian orientale e Azarbaijan occidentale ha ottenuto più dell’80% dei voti e nelle province di Teheran, Kermanshah, Sistan e Baluchestan, Golestan, Zanjan, Ilam e Gilan più del 65% dei voti.
In base a ciò, lo squilibrio dei voti dei due candidati nelle aree azere, curde e sunnite è la ragione principale della vittoria di Pezeshkian.

Analisi dei risultati

  • I voti delle minoranze e delle minoranze etniche, sebbene abbiano avuto un effetto sul risultato, non indicano necessariamente un modello di voto etnico.
  • Contrariamente a quanto sostenuto in passato, l’idea della riforma è ancora popolare in Iran.
  • Il popolo iraniano vede la via d’uscita dai problemi attuali nell’elezione di una persona riformista che voglia interagire con il mondo.
  • Il popolo iraniano è insoddisfatto dell’attuale situazione economica, ma ha considerato queste elezioni come un’apertura per uscire da questi problemi con l’idea del riformismo.
  • La sua inaspettata vittoria contro l’ultraconservatore Saeed Jalili segnala un potenziale cambiamento nel panorama politico iraniano.
  • Il suo sostegno alla comunità femminile e le sue promesse di aumentare le libertà sociali hanno portato all’ampio favore delle donne. La presenza della figlia “Zahra” in tutte le campagne elettorali è stata efficace in questo senso.
  • Le critiche a Pezeshkian sul filtraggio dei social network e la sua promessa di risolvere il problema hanno portato i giovani con lui. Questo dimostra che i giovani iraniani vogliono un cambiamento nelle questioni sociali.
  • Pezeshkian ha lanciato un messaggio di de-escalation al mondo per risolvere i problemi di Teheran con l’Occidente rilanciando l’accordo nucleare.
  • Il voto del popolo iraniano, soprattutto al secondo turno, è stato una sorta di voto negativo per dichiarare l’opposizione alla politica degli integralisti in Iran. Al secondo turno delle elezioni, molti partecipanti – circa il 10% – che non avevano partecipato al primo turno, non solo hanno sostenuto Pezeshkian ma si sono anche opposti a Saeed Jalili.

Conclusione

Il messaggio del popolo iraniano in queste elezioni è stato chiaro. Soprattutto le donne e i giovani vogliono un cambiamento nelle procedure sociali ed economiche interne. D’altra parte, la maggioranza degli iraniani vuole una maggiore interazione con l’Occidente per rimuovere le sanzioni ed espandere le relazioni internazionali e gli investimenti economici.
Negli ultimi anni, non si sono mai verificate condizioni tali da far diminuire le tensioni tra Iran, Europa e Stati Uniti sulle questioni nucleari. Persino l’entusiasmo elettorale all’interno dell’Iran ha indotto Trump [3]a modificare le sue posizioni e ha annunciato che negozierà con il governo iraniano da una posizione paritaria.
Pertanto, sembra che qualsiasi governo che si insedierà negli Stati Uniti, sia esso la continuazione del governo Biden o Trump, penserà a una de-escalation con l’Iran.


L’articolo originale è di SpecialEurasia al link https://www.specialeurasia.com/2024/07/07/masoud-pezeshkian-iran-elections/. Traduzione di Noemi Verducci


Note

[1] Iranian Students’ News Agency,  پزشکیان: هرچه با سیاست‌های کلی رهبری تطابق نداشته باشد، خط قرمز است , https://www.isna.ir/news/1403033020817/%D9%BE%D8%B2%D8%B4%DA%A9%DB%8C%D8%A7%D9%86-%D9%87%D8%B1%DA%86%D9%87-%D8%A8%D8%A7-%D8%B3%DB%8C%D8%A7%D8%B3%D8%AA-%D9%87%D8%A7%DB%8C-%DA%A9%D9%84%DB%8C-%D8%B1%D9%87%D8%A8%D8%B1%DB%8C-%D8%AA%D8%B7%D8%A7%D8%A8%D9%82-%D9%86%D8%AF%D8%A7%D8%B4%D8%AA%D9%87-%D8%A8%D8%A7%D8%B4%D8%AF-%D8%AE%D8%B7-%D9%82%D8%B1%D9%85%D8%B2
[2] Peyman Asadzade su X, 7  luglio 2024, https://twitter.com/PeymanAsadzade/status/1809782109944389818
[3] SpecialEurasia, Insights from the Trump-Biden U.S. Presidential Debate and Eurasia’s Geopolitics, 28 giugno 2024, https://www.specialeurasia.com/2024/06/28/trump-biden-us-degate/


Foto copertina: Masoud Pezeshkian, il nuovo presidente eletto iraniano (Crediti: Mehr News Agency, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons)